Piano Regolatore del Porto di Trieste. Legambiente e WWF: "Sostenibilità non garantita"
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Non è certo che gli ambiziosi programmi di ampliamento delle infrastrutture portuali, previsti nel Piano Regolatore del Porto di Trieste (PRP), ed il forte incremento dei traffici che ne potrebbe conseguire, siano sostenibili dal punto di vista ambientale.
Questa la conclusione delle osservazioni che WWF e Legambiente hanno consegnato nei giorni scorsi ai Ministeri competenti (ambiente e beni culturali) e alla Regione, nell’ambito della procedura VIA/VAS (Valutazione di Impatto Ambientale, integrata con la Valutazione Ambientale Strategica).
Il PRP, adottato nel maggio 2009 dal Comitato portuale, soltanto nell’agosto scorso è stato messo a disposizione del pubblico per la procedura VIA/VAS, prevista dalle Direttive europee e dalla legislazione statale in materia, ed è accompagnato da uno Studio Ambientale Integrato redatto da Technital.
A Monfalcone nessun futuro per il carbone
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Legambiente scrive alla Presidente della Giunta regionale, Debora Serracchiani ed all’Assessore all’Energia, Sara Vito, per sollecitare un impegno più deciso nell’affrontare la delicata questione della centrale a carbone di Monfalcone.
L’associazione è convinta che la Regione debba assumere un ruolo più forte nell’indirizzare la politica energetica in Friuli Venezia Giulia e, nello specifico, intervenire nell’ipotizzata reiterazione dell’alimentazione a carbone della centrale.
Secondo Legambiente, l’impianto attuale, che dopo la recente dismissione dei due gruppi ad olio combustibile consta di due gruppi alimentati a carbone che risalgono rispettivamente al 1965 ed al 1970!!!, deve avviarsi senza rimpianti verso la fine della sua carriera.
Appello NO OGM ai Sindaci
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In occasione dell'incontro che la Task Force nazionale "NO OGM" terrà a Pordenone il prossimo 4 ottobre alle ore 14 per esprimere in modo forte l'opposizione della società civile italiana agli OGM in Friuli Venezia Giulia, Legambiente, per conto delle Associazioni e dei Gruppi che hanno redatto l'"Appello per un Friuli Venezia Giulia OGM free in un'Europa OGM free" allegato, presentato e sostenuto anche da Vandana SHIVA domenica scorsa, a Pordenone, tramite la sua associazione Navdanja international,
Bandiera verde 2013 a Legnolandia
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Con la consegna delle Bandiere Verdi ai vincitori si è conclusa la campagna 2013 di Carovana delle Alpi. Sabato 31 agosto il Presidente del Circolo della Carnia, Val Canale e Canal del Ferro, Marco Lepre, ha consegnato a Dordolla diploma e bandiera a Marina Tolazzi e Kaspar Nickles, “per aver reinterpretato, rinnovandola, la tradizione contadina in una delle aree più spopolate della montagna friulana”.
Sabato 28 settembre a Forni di Sopra il Presidente di Legambiente FVG Elia Mioni ha consegnato il riconoscimento a Legnolandia, nella persona di Marino De Santa, “per le soluzioni e gli accorgimenti adottati nei processi di produzione e per la valorizzazione del patrimonio forestale locale” nell’attività dell’impresa.
Un’azienda dalle diverse caratteristiche positive: la longevità (una delle più antiche del Friuli trovando origine nel 1830), l’utilizzo della risorsa locale (da un decennio non ricorre a essenze esotiche per le sue produzioni di case, giochi e strutture in legno), le numerose certificazioni, gli investimenti rivolti all’innovazione e l’attenzione rivolta alle energie rinnovabili nonché, evidentemente, al patrimonio umano aziendale.
Nuovo ospedale di Pordenone
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COMUNICATO STAMPA
Pordenone 4 settembre 2013
Il documento allegato illustra la posizione di LEGAMBIENTE Pordenone riguardo al nuovo ospedale (unita anche una piantina a supporto delle tesi).
Il documento contiene argomenti concreti e razionali a difesa del bene comune collettivo, che si desidera sottoporre alla valutazione critica dei cittadini.
Il tema del nuovo ospedale di Pordenone è di quelli che fanno riflettere se non altro per l'assenza di riferimenti comuni su cui tutti i soggetti interessati possano fare affidamento per cercare una, seppur faticosa, via di mediazione.
La difficoltà sta spesso nel fatto che si attribuiscono valori irrinunciabili o quantomeno molto alti a categorie con cui si giudica la situazione in modo assolutamente arbitrario, per cui la spesa, la viabilità, il rumore, l'edificazione, i tempi o altro diventano l'unico elemento di discrimine fatto valere.